Ricordando Guillen
Tesi per spiegare la morte di un bambino
Questo bambino è morto per disidratazione
o se preferisci per denutrizione.
Ma è morto anche di qualcos’altro
che non trova posto in un certificato di morte
in una storia
in un lamento.
E’ morto per aver attraversato scalzo e solo
il lungo dolore
è morto per aver sofferto secoli di fame e freddo
è morto per non aver avuto sogni dipinti con matite colorate
è morto per non aver conosciuto il sorriso
le brevi domeniche
e ciò che si nasconde sotto il tendone del circo.
Ed è morto anche di scambio ineguale
di imperialismo
di blocco economico
di dollari che finanziano la morte
di congressisti compiacenti
che approvano preventivi di orrore
è morto per tutto questo che ti sembrerà retorica
ma, come vedi, uccide.
Questo bambino è morto anche per causa mia e tua
che imbrigliamo i nostri piedi in scartoffie e discorsi
quando bisognava correre a pugnalare la sua morte.
Ora che ci è scappato dalle mani
come un piccolo insetto meraviglioso
che sfugge irrimediabilmente
aiutami e ripensare il mondo
perché la morte di un solo bambino
è una condizione
terribilmente sufficiente
e urgentemente necessaria
per ripensare il mondo.
Bisogna allora stringere viti
e togliere molle
e buttare all’aria strutture
e indicare colpevoli
con nome, cognome e conto bancario.
Aiutami perché ho paura di odiare
ma non mi interessa amare
se un bambino muore.
Mariana Yonusg Blanco (Venezuela)
Carissima Tisbe, penso che le visioni di Cioran siano profetiche… provo a immaginare i sentimenti del Superstite…
Buon fine settimana
Un salutone
Brividi…
Agghiacciante, sono convinto che sia necessario ripensare la politica delle rlazioni internazionali a partire dalla considerazione che il benessere dei paesi sviluppati vale i morti di fame dei paesi in via di sviluppo.
E ci dicono che siamo buonisti… E ci dicono che siamo pacifisti, e ci dicono che siamo utopici.
Ma cos'è la bontà in confronto al cinismo? Cos'è la pace in confronto alla guerra? Cos'è l'utopia di fronte alla non volontà?
Credo, Tisbe, che il DNA sia una gran cosa. Io rivendico il mio, il tuo, quello di tutti coloro che non vogliono rimanere immobili di fronte ad una sola morte annunciata… Dovremmo veramente metterci in rete e costituire qualcosa di nuovo e di grande… Cominciamo a pensarci…
il mio nemico non ha divisa, ama le armi ma non le usa,nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa
E ci dicono che siamo buonisti… E ci dicono che siamo pacifisti, e ci dicono che siamo utopici
aggiungo, dicono che siamo retorici, che parliamo con frasi fatte, ma almeno noi crediamo nella SPERANZA, crediamo in un mondo migliore, almeno noi OSIAMO ANCORA CREDERE
Grazie a tutti, il vostro trasporto nel commentare mi commuove
@vistodalsud, hai centrato! Anche per me quelli sono i veri delinquenti altro che persone perbene
Sottoscrivo al punto sei. Lassciatemi la mia speranza, lasciatemi l’illusione ed una coscienza, magari piccola. Brava, Tisbe.
Daniele