Lui era il filo d’erba nato sull’asfalto della mia anima avida di vita
Lui era il camino che bruciava d’estate e non scalfiva le lastre di ghiaccio che ricoprivano il mio cuore
Lui era il pallido sole filtrato dalla nebbia
Era l’aquilone legato al filo di altre vite, di altri mondi
Lui non era l’arcobaleno che aspettavo d’incontrare ma la fatua illusione di un’anima stanca di sentirsi invisibile
Lui non era
(TiGì)
la faro' leggere a tutte le mie amiche.
e' bellissima anche se breve.
Saluto s Er Mahico