E’ da un po’ di tempo che mi risuona nell’anima una strofa. Mi assale all’improvviso e mi scopre senza difese. Chissà perché? Quasi ogni giorno si presenta alla mia coscienza e non ne capisco il motivo. Certo, mi piaceva molto, come mi piace buona parte della produzione pascoliniana, ma da qui a sentirmela canticchiare ripetutamente dalla voce interiore, ce ne passa. Eccola:
«Ritornava una rondine al tetto. L’uccisero. Cadde tra spini. Ella aveva nel becco un insetto. La cena dei suoi rondinini. Ora è là come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano e il suo nido è nell’ombra che attende e … che pigola sempre più piano».
Ps: spero che qualcuno si astenga ad indicare anche in questo post tracce di comunismo… perché mi sono stancata di essere messa costantemente sotto accusa a causa delle mie idee politiche. Basta!
accusata di essere comunista?… Io sono comunista, o tento di esserlo in questa società, e me ne vanto.. Chi ti critica forse non conosce il valore di certe parole. Diceva Paul Eluard, uno dei più grandi poeti del novecento: Ci sono parole per cui vale la pena vivere, una di questi è: Compagni! 🙂
buona giornata
arciere
E' interessante il tuo blog! Complimenti! Un saluto, Camilla
troppo languido il Pascoli, troppo "appiccicoso" (lo so non vuol dire niente, ma è l'aggettivo che mi sento di attribuirgli), quindi non mi è mai piaciuto un granchè. Però c'è un'ottima scansione metrica e tonica in questa poesia.
Una descrizione della morte così viva e piena di sofferenza… una metafora della fine della vita e della disperazione…
Un sorriso per contrastare questa tristezza anche se splendidamente descritta.
Un saluto.
Ma.Ma.
Anche da:
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@arciere, Grazie per il coraggio che hai profuso nel mio animo con questo commento 🙂
@DarlinCamillina, Grazie 🙂
@ solaria, Sì, ha una buona sonorità! Pascoli era molto sensibile 😉 anche se un po' palloso
@ mmazzi, Ricambio il sorriso…
qualunque idea e/o interpretazione dominante della realtà, darà sempre adito a qualche stolto a contrastarla sterilmente pur non essendo invitato ad alcun dibattitto. non preoccuparti di esprimerti: al limite puoi far crescere qualcuno. un abbraccio
@uomoambra, 🙂 Grazie!