Avrei voluto scrivere qualcosa io, ma leggendo l’articolo di Claudio Giusti, ho pensato che non avrei mai potuto eguagliarlo, ho pensato che non avrei mai potuto scrivere niente di più struggente delle sue parole. Eccole.
«Kenneth Foster è un uomo morto. Solo un miracolo potrebbe sottrarlo al patibolo e i miracoli in Texas scarseggiano da sempre.
Dall’Italia non abbiamo mai salvato nessuno e questa era l’occasione per fare una campagna vera, seria, realisticamente cinica. Una campagna per spiegare che la lotta alla pena di morte non è un pranzo di gala, non è un ricevimento alle Nazioni Unite e nemmeno un’udienza papale.
La lotta alla pena di morte è straziante, dura, feroce e disperata. Un lavoro che non trova riconoscimenti e che non costa solo fatica e denaro, ma anche lacrime. Un sacrificio raramente ricompensato.
Eppure, se anche accadesse che Foster si salvi perché era a trenta metri dal luogo dove si commetteva l’omicidio per cui è stato spedito sulla forca, o perché il Governatore Perry decide di non aggiungere una tacca al calcio della sua pistola, cosa diremo per Tony Roach che il cinque settembre ha un appuntamento con il boia?
E cosa diremo in favore di Edward Harbison, Daryl Holton, Joseph Lave, Terrick Nooner, Clifford Kimmel, Michael Richards, Ralph Baze, Carlton Turner, Tommy Arthur, Heliberto Chi, Anthony Washington, Raymond Solano, Jack Jones, Christopher Emmett, Romell Broom, Michael Joe Boyd, Daniel Siebert, Michael Schwab e degli altri 3.300 sconosciuti disgraziati sepolti vivi nei bracci dell’immenso gulag americano?
Il primo settembre, comunque vadano le cose, i riflettori si spegneranno. Quel giorno qualcuno dovrà raccogliere i cocci del Movimento Abolizionista, come è già accaduto dopo Rocco Derek Barnabei, Jasper County e McVeight, e non sarò io a farlo». Osservatorio sulla legalità
IMPEDIAMO AL BOIA DI AGIRE IN SILENZIO, UN’ORA DEL VOSTRO TEMPO PER I DIRITTI UMANI – sottoscrivi l’appello
Signor Governatore, in nome di Dio, si fermi!
Firma la petizione contro la pena di morte: nessunotocchicaino
Firmare è un dovere per chi ha a cuore i diritti umani. Ma non credo che serva a qualcosa. Non nel Texas. Non in America. Non in una nazione abitata da barbari che si credono civili.
Un saluto da claudio
fatto .ciao
no conoscevo questo caso ..
ma ne conosco altri mille simili.
gente forse anche innocente.
che dire ..proviamoci
un'altra interessante petizione:
http://web.amnesty.org/actforwomen/svaw-060607-action-eng
eurotecnica
che dire…queste petizioni vanno portate avanti ad oltranza.
laura
Non è pensabile fermare un'esecuzione in Texas, ma noi facciamo ugualmente ciò che crediamo giuisto
Perchè non fate qualche petizione contro i condannati a morte in Iran?
Ci sono esecuzioni ogni giorno, ma mica fate tanto casino!!
Quelle vi passano inosseravate…
anonimo al #6, l'abbiamo fatta e c'è in questo blog per l'omosessuale iraniana
ma perché non leggi prima di scrivere? ti lasci guidare da stupidi pregiudizi
E' stato graziato! 🙂 …la pena è stata commutata in ergastolo.
Ecco la <a rel="nofollow" href="http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=7999&sez=HOME_NELMONDO" rel="nofollow">notizia.
Giuseppe
Che bella notiziaaaaaaaaaaaaaaaaa
Grazie Giuseppe:)
<a rel="nofollow" href="http://blog.libero.it/joiyce/3189393.html" rel="nofollow">Kennet salvo, ma pena di morte ancora diffusa.Ciao TISBE!!
Anche Carlo Parlanti sta molto male, chissà se riusciamo a farne il "nostro" Kenneth Foster, in fondo non c'è molta differenza tra uno condannato a morte ed uno lasciato morire no?!
In partenza per le vacanze passo a lasciarti un saluto e ci si rilegge l'11/9 (atterraggio permettendo)
Nanonano