Appello Urgente
Dal blog di Cri apprendo una storia che ignoravo. E’ la storia di Carlo Parlanti che potrete leggere in questo articolo. C’è in atto un’azione di sensibilizzazione a cui tutti possiamo partecipare. Per firmare la petizione a favore di Carlo Parlanti cliccate QUI.
Chit del blog omonimo se ne occupa attivamente ed io avevo fatto un post e aggiornamenti su questo caso.
chi volesse aiutarlo vada sul suo blog e lo contatti per mail.
Daniele il Rockpoeta.
Ok! Firmato.
claudio
guarda guarda…
è stato incastrato da una donna isterica…
non capisco cosa centri the land of freedom, dato che di tribunali inefficenti ne abbiamo anche qua…
eurotecnica
è una storia terribile-da qualunque parte la si veda fa orrore
Ditemi che non è vero, vi prego!
Per quel che vale, firmo immediatamente.
justfrank
Io avevo già firmato. Un po' di tempo fa anche io ne avevo scritto un post.
Giuseppe
Ho provato a raggiungere anche il call center, ma pare intasato.
Spero proprio che sia perchè tanta, tanta gente si sta dando da fare!
Domani, voti?
🙂
Daniele
Se non interviene lo Stato italiano e subito,non so più cosa sperare, è veramente inconcepibile il fatto che lascino che gli americani stiano violando ogni tipo di accordo.Neppure il Consolato italiano riesce ad avere notizie sulle reali condizioni di salute di Carlo.(fonte secondoprotocollo.org) Chit (http://www.chitblog.net/) sta facendo un ottimo lavoro, di coordinamento e di raccordo tra secondoprotcollo e i blog, sono tanti i cittadini che sono stati vicini a Katia Anedda in vari modi, l'unico grande assente è lo Stato nelle persone di Mastella, D'Alema e Prodi.
A te un saluto caro.
Cri
Ho letto la storia è allucinante.:-(
Ho già firmato un po' di tempo fa.
Se ti può interessare Chit ne ne occupa attivamente
Franca
Già firmato. Voglio sperare che la forte mobilitazione i favore di Carlo, lo facccia tornare in libertà.
Ma allora è proprio vero che il bannerino del blog di chit non se lo fila nessuno 🙁 …
Comunque martedì 16 di sarà un'azione comune di sensibilizzazione della sotira su Carlo nella blogosfera. Più blog saremo più "speranze" avremo.
Se ti interessa contattami, per ora GRAZIE comunque di non far spegnere i riflettori 😉
Penso che il problema principale per la vicenda di Carlo risieda in uno dei punti chiave del diritto internazionale.
Essendo un cittadino italiano accusato di un crimine commesso all'estero ed essendo per questo processato, rientra nella giurisdizione statunitense.
Gli USA hanno dunque il diritto (riconosciuto internazionalmente; Walser ha scritto molto su questo) di giudicare e condannare in base alle loro leggi coloro che sono accusati di aver commesso un crimine sul loro territorio.
Al pari dell'Italia, del resto.
Lo stato italiano dunque ha dei limiti di intervento e pressione dettati dal rispetto di queste norme.
E lo stesso vale per gli USA.
Lo stato italiano credo possa intervenire contribuendo al pagamento dell'avvocato, per la presentazione di nuove prove.
Del resto Carlo sta male e questo potrebbe favorire il rimpatrio perché sconti il resto della pena qui; ma esistono procedure e tempi ai quali tutti devono attenersi (politici, magistrati, funzionari di entrambe le sponde).
Vado a vedere anche Chit…
Daniele