Continuo dal post precedente con la carrellata di termini presi in prestito dal Dizionario sessuato della lingua italiana.
- Macho: uomo che nei suoi atteggiamenti fisici e mentali esaspera caratteri culturalmente ritenuti propri del maschio.
- Comare: dispregiativo, di donna che spettegola e vuole mettere bocca su tutto. Ritorna la fobia verso le partiche femminili, lette come qualche cosa dis tregonesco, nella locuzione “comare secca”, cioè la MORTE.
- Mammismo: Caratteristica attribuita al “figlio di mamma”, al “mammone” cioè all’uomo considerato fragile, debole e inetto.
- Maritata: Nella lingua corrente il termine “maritata” è passato a designare una serie di fenomeni in cui l’elemento femminile è visto come carente e bosognoso, per acquisire un senso, di trarre forza e vigore dal maschile.
- Menopausa: poiché il ruolo delle donne è tradizionalmente legato alla procreazione e alla conseguente condizione di fertilità, la menopausa è stata comunemente considerata una fase negativa.
- Mestruazione: di solito si attribuisce il tabù del mestruo al tabù del sangue, ma in realtà il sangue mestruale viene considerato cattivo o velenoso anche perché rende inefficiente lo sperma, considerato, invece, fonte di vita.
- Molestia: “molestie sessuali” atti maschili rivolti contro il corpo e la mente delle donne per affermare la presunzione dell’uomo di poterne usare a proprio piacimento, ledendo e cancellando il diritto fondamentale delle donna alla piena signoria sul proprio corpo.
- Negarsi: anche rifiutarsi di avere un rapporto sessuale, in questa accezione è detto esclusivamente della donna, sottintendendo un ruolo subalterno (chi attivamente chiede e vuole possedere, è per tradizione l’uomo)
- Ninfetta: adolescente bella, sessualmente precoce, che tiene comportamenti considerati provocanti.
- Oca: donna ciarliera e sciocca.
- Offrirsi: detto della sola donna nel senso di darsi, consegnarsi sessualmente al partner per un rapporto sessuale.
- Onore: riferito a donna assume il significato di pudore, castità e ancora più in particolare di verginità.
- Racchia: si dice di donna brutta, sgraziata, priva di ogni attrattiva sessuale.
- Ripudio: forma di allontanamento prevista dal patriarcato, per cui un marito può sciogliere un matrimonio dichiarando di rifiutare la moglie.
- Sciovinismo: sciovinismo maschile, comportamento o atteggiamento di un amschio che considera le donne come oggetti o come persone di seconda categoria.
- Scrofa: maiala, donna di facili costumi.
- Seduzione: la seduzione è femmina, al contrario dell’uomo che è seduttore. Nel primo esempio c’è aria di peccato, nel secondo, di conquista.
- Strega: figura in cui si condensa il timore maschile nei confronti delle donne.
- Stupro: stupro etnico, violenza sessuale di massa su donne di un’etnia con cui si è in guerra, anche con il fine di far perdere identità al popolo nemico.
- Tardona: donna in età avanzata; esprime uno stereotipo del modo di rappresentazione di una donna da parte degli uomini: la donna non più giovane che assume comportamenti giovanili o mantiene un aspetto giovane suscita ironia e commiserazione.
- Tradimento: la violazione della fedeltà coniugale che è vista come colpa assai grave soprattutto se commessa da una donna.
- Troia: donna di facili costumi, non esiste un corrispondente maschile.
- Utero: di tutte le paure maschili la più tormentosa e sempre stata il timore dell’utero.
- Uxoricida: storicamente le pene aassegnate agli uxoricidi sono sempre state poco severe, soprattutto se la donna aveva tradito.
- Vacca: donna grassa e trasandata, molto attiva sessualmente, non esiste corrispettivo maschile.
- Vagina: la donna attiva sessualmente è considerata trasgressiva, di qui il tentativo di controllo del maschio che si è storicamente concretizzato in una serie di chiusure simboliche e concrete imposte alla donna che vanno dall’obblogo della verginità fino all’infibulazione.
- Vamp: donna fatale, seduttrice. Nell’immaginario patriarcale il male è insito in lei.
- Vampira: donna sessulamente ingorda.
- Vecchia: donna avnzata negli anni, che ha passato la giovinezza e la maturità. La parola vecchia è molto più penalizzante del corrispettivo maschile, dal momento che la vecchiaia è considerata imperdonabile per una donna.
- Vergine: In questa accezione di purezza il termine è riservato alla donna poiché l’uomo vergine appare un perdente. L’importanza della vergine e della verginità nella nostra cultura, è rafforzata al massimo con la leggenda di Maria vergine, rivela una concezione del rapporto sessuale ossessivamente inteso come possesso esclusivo del corpo della donna che si sceglie per moglie.
- Virtuosa: donna casta, attraverso il rifiuto dell’attività sessuale si rende simile al VIR cioè all’uomo.
- Zitella: la ragazza che non prende marito viene colpita da biasimo sociale.
- Zoccola: prostituta, insulto tutto maschile rivolto a donna considerata facile ai rapporti sessuali. In questo senso rientra in una serie di bestializzazione della figura femminile come Troia, Vacca, Cagna.