Con la giunta Moratti (fortunatamente estinta) hanno subito cinquecentoquaranta sgomberi in tre anni.
Sgomberi che hanno obbligato i Rom a continui spostamenti alla ricerca di un nascondiglio dove sperare di essere lasciati in pace.
A differenza di quanto comunemente si crede, le persone rom non sono nomadi, si spostano solo quelli che hanno esigenze di lavoro, come i giostrai, detestano vivere nei campi, desiderano lavorare e lo fanno seriamente, quando ne hanno la pssibilità. Il tasso di delinquenza riscontrabile nella popolazione rom è identico a quello di qualunque altro sottoproletariato: non è un problema di cultura, ma di povertà. I rom non rubano i bambini: in Italia non esiste una sola sentenza che dimostri il rapimento di bambini da parte di persone rom.
[…] L’infanzia dura poco nel mondo rom come in tutte le culture povere dove la scuola non è una consuetudine, soprattutto per le ragazze; l’aspettativa di vita è molto bassa (in Italia per un Rom è di circa cinquanta anni), quindi è frequente che ci si sposi presto.
(tratto da “Dalla parte dei bambini”)
Immagine di Patrizia Quartieri
Sono concorde con il tuo post, poco tempo fa ho letto: "La vergogna e la Fortuna" di Bianca Stancanelli, un viaggio nel mondo Rom che aiuta meglio a comprendere e capire.
i pregiudizi, purtroppo sono difficili da estirpare 🙁
lo squallore in cui questo paese è stato gettato da personaggi squallidi come quelli che tu nomini è qualcosa del quale difficilente riusciremo a liberarci, considerando soprattutto che quei personaggi continuano a fare scuola… è un modo di dire che si applica anche a chi si esprime con rutti e diti medi.
"Il tasso di delinquenza riscontrabile nella popolazione rom è identico a quello di qualunque altro sottoproletariato."
Certo è che la percezione comune non è proprio così…
Le percezioni spesso ingannano
piccola constatazione. tu vivi vicino a un campo rom?
si o no?
ovviamente no.
quindi, CENSURA.